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L’attenzione, l’approfondimento e l’amore per le ‘lettere e le arti’ sono state, per Marcello Comel, faccia della medesima medaglia che, dall’altra parte, portava incisa l’amore per la medicina. Ambedue alla luce di quella cultura umanistica (e non solo della perfezione tecnica inquadrata nella specializzazione clinica) che trae le sue origini agli albori della (moderna) ricerca sperimentale del medico dalmata Santorio Santorio (1561-1636), come il contemporaneo Galileo Galilei docente all’Università di Padova, il quale agli inizi del ‘600 per primo svincola l’arte medica dalla filosofia (e dalla magia) assumendo (De Statica Medica) come maestre la matematica e la fisica. Marcello Comel (1902-1995), fisiologo

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