HomeDialogandoNewsletterApprofondimentoAPPROFONDIMENTO: Rimedi all’ansia. Quando la pausa crea potenza

APPROFONDIMENTO: Rimedi all’ansia. Quando la pausa crea potenza

Recita un detto: “Ogni mattina un leone si sveglia e inizia a correre per inseguire una gazzella. Ogni mattina una gazzella si sveglia e inizia a correre per essere più veloce del leone. Non importa che tu sia leone o gazzella, ogni mattina quando ti svegli inizia a correre”. È vero? È questo che ci serve? Correre? O forse non è il correre che conta ma a volte anche il sapersi fermare?

In noi esistono “freno” e “acceleratore”. Sono la capacità di imprimere energia al corpo e alla mente e la capacità di infondere sosta e pacatezza. Entrambi vanno posseduti e allenati in modo corretto. Se non lo faremo ci troveremo a sentirci accelerati quando dovremmo essere pacati (per esempio quando è ora di dormire o siamo in circostanze che richiederebbero riflessione o abbiamo impulsi che dovremmo frenare e i sintomi sono ansia, frenesia, incapacità a fermarsi o rilassarsi o insonnia; è l’acceleratore che vi trascina).

O viceversa ci troveremo a sentirci rallentati quando dovremmo accelerare (per esempio in circostanze che richiederebbero tenacia o uno sforzo supplementare del corpo o della mente o energia e buonumore nelle attività quotidiane e i sintomi sono svogliatezza, apatia, scoraggiamento o tristezza; è il freno che vi sovrasta).

In realtà freno e acceleratore non sono ansia né apatia. Sono due modi diversi di manifestare un’energia sempre vitale e che sa essere ora forte e ora pacata, come serve. Freno e acceleratore, che trovano il loro corrispondente nel sistema nervoso autonomo parasimpatico e simpatico, non funzioneranno o non bene se non li avremo allenati. Impariamo a non lasciare che corpo e mente frenino o accelerino secondo i loro umori trascinandoci in terreni d’ansia o scoraggiamento da cui poi non sapremo più uscire e iniziamo un addestramento.

Allenare il freno.

Iniziamo ad allenare il “freno”. La società di oggi e il mondo occidentale, infatti, ci spingono soprattutto a fare e a ottenere qualcosa. Anche la tecnologia sempre più diffusa e l’essere sempre connessi inducono un senso di accelerazione. Perdiamo il contatto con il nostro freno e con la capacità di fermarci o avere una visione d’insieme. E quando serve, non ne conosciamo il comando ed ecco che esplode l’ansia o frenesia. O poi, scoraggiati, la tristezza. Sperimentiamo un esercizio che potete svolgere a casa ed è chiamato: il fermarsi consapevole.

Un momento per voi.

Raramente ci fermiamo “in modo consapevole”. Tuttavia, il fermarsi consapevole è un presupposto di felicità e chiarezza. La meditazione offre un assaggio di cosa significhi dimorare in una pausa anche di pochi minuti assorbendosi nel respiro e lasciando emergere qualità limpide che rinvigoriscono la mente.

Potete svolgere questo esercizio anche in modo differente dedicando una domenica o fine settimana a racchiudere la giornata in binari semplici, per esempio impiegandovi in piccole attività manuali.

Decidete in anticipo la vostra attività e disponetevi a essa con accuratezza, senza fretta e senza alcun obiettivo da raggiungere. Nel corso della meditazione, o di questa giornata, pensieri e impulsi di vario genere potranno attraversarvi. Non scoraggiatevi e non cedete alla tentazione di interrompere o telefonare o cambiare programma. Si tratta del normale lavoro di pulizia della mente che sta avvenendo e perché funzioni dovrà essere trattato nel giusto modo: non seguite gli impulsi ma riceveteli dimorando spaziosi e ancorandovi alla realtà delle vostre azioni e del vostro programma.

Nessun pensiero è durato mai in eterno, sorgono e passano ed è utile lasciare che questo processo di pulizia si svolga.
Il giorno seguente, o rialzandovi dall’esercizio di meditazione, la vostra mente sarà limpida e acuta e una velata pace vi farà intuire che state (o potete) entrare in una dimensione che ancora forse non conoscevate. Il freno si allena e si allena così. Lo ritroverete, forte e prezioso dono, quando servirà.

(Continua)

Elena Greggia
Orientalista e ricercatrice, Milano

(Elena Greggia, Una mente luminosa, Ed. I libri del Casato)

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