HomeDialogandoNewsletterApprofondimentoL’APPROFONDIMENTO – Vi accompagno a scoprire la porta

L’APPROFONDIMENTO – Vi accompagno a scoprire la porta

Quando sediamo in meditazione, iniziamo ad accorgerci delle frizioni negative che scorrono dentro di noi e impariamo semplicemente ad accoglierle.

Dietro a ciascuna di esse, scopriamo che c’è il respiro che scorre. In quel fluire, nel quale ci assorbiamo anche solo per un attimo, vi è la porta della mente risvegliata.
Le emozioni distruttive si sciolgono: l’essere viene liberato in profondità.

Anche nella vita quotidiana, di conseguenza, iniziamo a dimorare molto più tempo nel momento presente con mente benefica invece che nel frastuono dei nostri pensieri.

Bastano infatti anche pochi attimi per risvegliare una mente più tersa.
Ci sediamo, chiudiamo gli occhi e abbandoniamo le faccende e le cure.
A volte si manifesta un subbuglio interiore o dal cuore si palesa come inquietudine, sofferenza, paura, conflitto: lo accogliamo e se accettiamo di farlo anche solo per una manciata di minuti, sentiamo che si trasforma.

Non è la durata che conta, ma la regolarità: cinque minuti ogni giorno sono meglio di un’ora ogni tanto.
Senza pausa, non potrà nascere alcuna saggezza (vipassana).
Senza saggezza, non potrà nascere alcuna comprensione profonda (panna).
Senza comprensione profonda, non potranno nascere nuove qualità (metta, mudita, upekka, karuna).
Senza nuove qualità non potrà nascere alcuna vera felicità.

Quando percepite la vostra mente che dice: “Non ho tempo, non ora, non posso” o “Sono troppo triste o agitato“, ricordate che in realtà state dicendo: “Non ho tempo, non ora, non posso” alla vostra felicità.

Date il buongiorno alla mente risvegliata, e corretele incontro, con un sorriso!
E così, continuiamo.

 

Elena Greggia, orientalista e ricercatrice
(Tratto da: “Liberati dai veleni della mente” di E. Greggia)

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