rE.coli-57

Alcuni biologi di un laboratorio della Harvard Medical School hanno in corso di realizzazione il progetto rE.coli-57 il quale consiste nella messa a punto di un batterio di E.coli riprogrammato per usare un sistema operativo del DNA non esistente sulla Terra e quindi incompatibile con il codice virale.

Onde il virus che invade la cellula e di norma ne dirotta l’attrezzatura per replicarsi a volontà fino a sfondarne le pareti (lisi) e ad andare a infettare, in tal modo, altri batteri si troverà viceversa bloccato.

Un articolo su Science (del 2016) aveva identificato 148.955 modifiche al DNA necessarie perché la cellula diventasse a prova di virus e ora la cellula ricostruita è quasi pronta per la sperimentazione finale con numerosi virus in una piastra di Petri.

Se rE.coli-57 dovesse vincere il duello, sopravvivendo, si aprirà verosimilmente una nuova prospettiva nel rapporto fra i virus (si stima che ogni metro quadro della Terra ne contenga 800 milioni) e le sue tradizionali prede.

(ex le Scienze, ottobre 2019, pagg. 61 ss.)

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