HomeDialogandoEDITORIALE

EDITORIALE

Nel mondo del lavoro prospera, endemica come la malaria un tempo, la sindrome del pendolo: o tutto da una parte o tutto dall’altra: l’equilibrio, là dove il contemperamento di diversi interessi (non necessariamente opposti) dovrebbe essere la scelta generalmente prioritaria, è una rara avis in terris (‘uccello raro in terra, quasi come un cigno nero’, scriveva Giovenale).

Ricorderete il pasticciaccio dell’articolo 18 (dello Statuto dei lavoratori), che peraltro è stato per anni usato tendenzialmente anche come una clava da cavernicoli, ed i fiumi di inchiostro versati sulla carta.

Ora, all’indomani del c. d. Jobs act, terminologicamente ispirato (è un po’ provinciale, ma in inglese fa più scena, anche perché la maggioranza non capisce più di tanto) ad un acronimo che poco ha a che fare con il suo oggetto reale (una legge USA –Jumpstart Our Business Startups Act– del 2012 a favore delle medie imprese), e in particolare alla eliminazione dei famigerati co. co. pro. ci si sta accorgendo che i ragazzi prima al lavoro con, appunto, i co. co. pro. sono ora trasferiti alle collaborazioni occasionali e, per coloro che aspirano a più ore, alla partita IVA.

Fasulle queste come fasulli i contratti a progetto precedenti.

Print Friendly, PDF & Email