Obesità è malattia

Considerare l’obesità come una malattia, inserendola nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), è la proposta che emerge dai lavori di numerosi specialisti, riunitisi in Senato per realizzare l’incontro L’obesità, una malattia da prevenire e curare.

Donde l’opportunità di una rete organizzata di strutture pubbliche a livello multidisciplinare che tratti l’obesità in prospettiva psicologica, nutrizionale, internistica, fisioterapica e chirurgica.

Il presidente della commissione Sanità del Senato, Sileri, sottolinea che “L’obesità è crescente, purtroppo il numero aumenterà e questo significa più malattie e dunque la necessità di prevedere risorse per patologie come il diabete“.

Ed è lo stesso presidente a spiegare come ci siano diversi interventi di contrasto all’obesità, a cominciare da piccole azioni quotidiane come l’inserimento della misurazione della circonferenza della vita nella pratica clinica giornaliera dei medici di base poiché Il contrasto dell’obesità inizia fin da piccoli. Ecco perché è necessaria una seria politica finalizzata all’inserimento di ore obbligatorie di educazione alimentare a partire dalle scuole primarie.

È stato giustamente rilevato (Monda, docente di fisiologia) che l’obesità cresce al decrescere del potere economico delle famiglie. Un povero ha molte probabilità più di un ricco di diventare obeso e che (De Lorenzo, Ifso, Federazione internazionale per la chirurgia dell’obesità e i disturbi metabolici) già nel 1948 l’Organizzazione mondiale della sanità mise l’obesità tra le malattie. Poi venne tolta e rimessa.

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